Il mistero della caduta e la storia della salvezza… in breve!
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Il mistero della caduta e la storia della salvezza… in breve!

Da Adamo a Gesù Cristo, una storia su cui c’è ancora molto da dire

La storia della caduta dell’intero creato non è un argomento che può essere risolto in poche righe né affrontato in modo esaustivo. Si tratta di un storia che precede la stessa creazione del mondo, come ne abbiamo già discusso nell’articolo “L’origine del male precede il peccato originale?” In breve, nell’articolo in questione ci limiteremo a fare una sintesi sulla storia delle origini presente nella tradizione cristiana così come ci è stata trasmessa dalla Chiesa in questi duemila anni e, in parte, su quanto don Guido Bortoluzzi può averci illuminato riguardo alcuni aspetti del peccato dei primordi e il disegno salvifico di Dio per noi tutti. [open] [close]

La caduta degli Angeli

Sulla tradizione angelica si conosce praticamente pochissimo, soprattutto perché pochi sono i passi biblici dove l’argomento è trattato, per di più in modo anche piuttosto vago… Oltretutto, cosa di non secondaria rilevanza, le storie narrate nella Bibbia riguardano l’umanità decaduta e non gli Angeli, altro motivo per cui tali figure appaiono marginali.
[…] e che gli angeli che non conservarono la loro dignità ma lasciarono la propria dimora, egli li tiene in catene eterne, nelle tenebre, per il giudizio del gran giorno. ~ Giuda 6
Nel
NTNuovo Testamento.
, in
Giuda 1: 14-15

Giuda 1

(2P 2; Ap 2:14, 20)
Indirizzo e saluti
1P 1:1-2
Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, ai chiamati che sono amati in Dio Padre e custoditi da Gesù Cristo:

Giuda 14-15

14 Anche per costoro profetizzò Enoc, settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi 15 per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi in mezzo a loro di tutte le loro opere di empietà che hanno empiamente commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui».

e
2Pietro 2:4

2Pietro 2:4

Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio;

, si riporta la vicenda della caduta del popolo angelico, perché considerata parte integrante della Dottrina per merito della Tradizione Orale, come abbiamo già precedentemente spiegato in quest’articolo. Naturalmente, piaccia o no, in quel versetto, probabilmente, si allude al “Libro di Enoch” che approfondisce la questione del capitolo 6 della Genesi riguardo la caduta degli Angeli, quando si unirono carnalmente o sessualmente alle
figlie degli uominiLe figlie della stirpe di Caino.
. Dunque si ritorna all’incipit della caduta così come ci viene descritta da don Guido. [open] [close] Al di là di quale esegesi sia la più corretta riguardo la ribellione angelica, la caduta degli Angeli rappresenta l’origine del male e/o del peccato che, al di là di Genesi 6, precede di molto il
peccato originaleIl peccato di Adamo, propagatosi in tutta la natura umana.
. Dunque il mondo aveva già su di sé il peso dell’errore degli Angeli che condizionò l’intero creato, un po’ come saggiamente intuisce il grande Tolkien nel “Ainulindalë, la musica della creazione” ne “Il Silmarillion“. Naturalmente l’argomento è vastissimo e richiede davvero di ampliare molto il nostro punto di vista sulla storia della terra e di tutto il creato in relazione alla partecipazione degli Angeli nella loro collaborazione con Dio Padre riguardo la creazione del mondo e, in seguito, dell’uomo. L’errore più grande, in tal senso, è di credere che il mistero sia stato risolto e che noi non abbiamo nulla da scoprire al riguardo, quando il mysterium iniquitatis resta tale per stessa ammissione della Chiesa cattolica e cadere in interpretazioni semplicistiche può non condurci da nessuna parte, sempre ammettendo che si desideri capirci di più riguardo il mistero della caduta e delle sue dinamiche sia prima che dopo la colpa originale. [close] [open]
La caduta di Adamo
Nell’iconografia classica, la prima coppia umana è cacciata dal paradiso terrestre in seguito al peccato di Adamo, in realtà la cacciata dal paradiso è simbolica e rappresenta la rottura della relazione con Dio da parte del primo uomo e della stirpe di Caino
Come la Chiesa cattolica insegna, il peccato di superbia di Adamo, che tentò di prevaricare Dio Padre, ebbe conseguenze da subito nefaste. Adamo perse la grazia e la sua relazione con Dio per superbia, ponendo se stesso al di sopra del Padre. Questo gravissimo peccato, come spiegato da don Guido e come confermato da molte altre tradizioni religiose, una fra tutte quella del Talmud, ci offre interessanti spunti di riflessione. Per quanto il testo in questione sia tutt’altro che sacro per noi cristiani, essendo il Talmud scritto tra il III e il V secolo d.C., in un periodo storico dove gli autori già introdussero nell’opera elementi anticristiani nelle sue ultime parti, di per sé tale libro resta una delle pochissime fonti riguardo ciò che resta della tradizione orale del popolo ebraico e della loro concezione della Genesi mosaica ai tempi di Gesù. In tale testo si afferma che Adamo, andando contro la volontà di Dio, per un certo tempo generò una stirpe demoniaca: « in tutti quegli anni (130 anni dall’espulsione dal giardino dell’Eden) durante i quali era bandito, Adamo generò fantasmi e demoni maligni e demoni femmina, come è detto nelle Scritture: “E Adamo visse cento e trenta anni e generò un figlio a lui somigliante, fatto a sua immagine, e da ciò segue che prima di quel tempo non avesse generato a sua immagine… quando vide che attraverso di lui la morte era divenuta punizione spese cento e trenta anni in dissolutezze, tagliò i ponti con sua moglie per 130 anni, indossò vestiti di fico per 130 anni.” Questa citazione (di R. Jeremiah) fu fatta in riferimento al seme che Adamo emise accidentalmente. » (‘Erubin 18b). Dunque si afferma che Adamo, andando contro la volontà di Dio, generò una stirpe malvagia non voluta da Dio Padre. Questo peccato, che portò anche alla morte di Abele (figlio legittimo di Dio), ucciso da Caino per gelosia, in quanto tarato geneticamente per colpa del peccato del padre, provocò la morte del primo innocente e indusse Adamo a non chiedere perdono a Dio e a non riparare al grave peccato commesso contro il V comandamento (
Giovanni 8: 44

Giovanni 8:44

Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna.

), condannando così la sua tua intera stirpe, che nelle successive ere andrà verso un’inesorabile e progressiva caduta, come ben spiegato in Genesi 6, 1-5: [close] [open]
Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: “Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni“. C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi. Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male.
[close] [open] In questo racconto antidiluviano, ambientato in tempi molto più remoti di quanto si possa immaginare, viene palesata l’ibridazione di due stirpi, un’umanità santa e ancora non direttamente condizionata dalle tare del peccato di Adamo e un’altra, quella della stirpe di Caino, che nell’unirsi carnalmente con i figli di
SetIl terzo figlio di Adamo e il secondo figlio legittimo appartenente al popolo dei figli di Dio.
provocò una definitiva caduta delle specie umana, con la nascita degli
figli degli uominiNoi tutti.
. Lo dice chiaramente il testo biblico, quando viene affermato che l’uomo essendo ormai carne – cioè, incapace di accogliere lo Spirito di Dio, perché precipitò nella bestialità – sprofondò verso una deformazione sul piano psicofisico. Ergo, genetico. Il Diluvio Universale fu forse uno degli ultimi grandi cataclismi planetari che provocò l’estinzione di intere popolazione del tutto rese brute o parzialmente irrecuperabili per colpa del peccato di Adamo; e Dio preparò il Suo piano di salvezza per renderci tutti figli adottivi di Dio. Il cosiddetto “Homo sapiens“, grazie allo studio della genetica, oggi sappiamo per certo essere in parte il risultato di un’ibridazione con i Neanderthal ed altre popolazioni considerate dagli evoluzionisti come “antenati dell’uomo moderno”. Don Guido ci fa scoprire che si trattò di popoli ibridi di diverso pool genico, che furono frutto del peccato narrato in Genesi 6. [open] [close]
Da Abramo a Gesù
Per onestà intellettuale, non sappiamo realmente in quale periodo storico visse realmente Abramo. Ci si potrebbe domandare: Abramo è solo un archetipo narrativo? Per l’esegesi moderna pare di sì… Ovvero, un’allegoria sull’uomo di fede che deve affidarsi a Dio, rinunciando ai propri idoli, rielaborata da qualche mito ancestrale. Ma c’è un rischio di fondo nel vedere “archetipi narrativi” come ragioni ultime che giustifichino la credenza in personaggi associati al reale, siano essi pseudo-storici, mitici o leggendari. Con questo tipo di interpretazioni si rischia di annulla la storia stessa, e si riduce il personaggio di Abramo a qualcosa di del tutto immaginario: un mito o un espediente narrativo, a cui ognuno è libero di appiccare la propria interpretazione. Un’altra ipotesi è che sia Mosé l’autore del testo. Mosè potrebbe aver ricevuto − per rivelazione − da Dio in persona la certezza storica di Abramo e delle
antiche famiglie post-diluvianeIsacco, Esaù, Giacobbe, Giuseppe.
che in tempi remoti portarono avanti la fede nell’Unico Dio in un mondo eufemisticamente barbarico e pagano, dove i Figli di Dio erano ormai del tutto o quasi estinti. Questo renderebbe Mosè, come lasciato intendere anche da “Genesi Biblica“, davvero l’autore del Pentateuco, come stabilito dalla Pontificia Commissione Biblica riguardo l’Autenticità Mosaica del Pentateuco. In ogni caso, il Magistero e la Tradizione pongono Abramo come nuovo padre della fede; in lui si preparerà una stirpe, quella ebraica, che avrà il compito di accogliere il Messia per tutto il mondo. Tutto l’Antico Testamento è, pertanto, un’attesa messianica che diventa una promessa vera e propria con la storia di re Davide. [open] [close]
L’arrivo di Gesù e il Suo sacrificio
Un sacrificio estremo e perfetto, quello di Gesù Cristo, che ripete, questa volta volutamente, un’immolazione dell’Innocente, il cui primo fu Abele, per mostrarci il vero volto del Padre: non un prevaricatore, bensì un genitore che manifesta la sua onnipotenza non annullando il male ma trasformando ogni nostro errore in un bene più grande
Giunto il momento opportuno, con l’Impero Romano e il diritto romano, oltre ad un linguaggio comune, quello della
lingua dell'ImperoIl latino, adottato dalla Chiesa romana.
, si crearono le premesse necessarie per la manifestazione del Figlio di Dio. La storia la sappiamo bene tutti quanti, il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi (
Gv 1: 14

Giovanni 1:14

E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.

). La vita di Cristo è il soprannaturale che irrompe nella storia e la cambia per sempre. Non siamo più figli degli uomini, creature di Dio generate dal peccato di Adamo, ma Gesù ci acquista con il Suo Sacrificio di sangue e carne per renderci figli adottivi di Dio per mezzo del battesimo. Nasce la Chiesa che ha il compito di amministrare i Sacramenti, per prepararci alla
ParusiaIl ritorno di Gesù Cristo.
in vista di due tappe importanti: il Giudizio Universale: il mondo dovrà essere posto davanti la più importante delle scelte: se unirsi definitivamente a Cristo, in una nuova creazione, o se rifiutare Dio Onnipotente (
Matteo 25:31-34

Matteo 25:31-34

Giudizio contro le nazioni
Gv 5:22-23, 26-29; Ap 20:11-15; 2Te 1:6-10; Ga 6:7-10
31 «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. 32 E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; 33 e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli della sua destra: "Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo.

); e la Resurrezione della carne per cancellare per sempre le tare/ferite del peccato originale e dare inizio a cieli nuovi e terra nuova, in un mondo dove non ci sarà più alcun spazio per la prevaricazione (
Isaia 11: 6-9

Isaia 11:6-9

6 Il lupo abiterà con l'agnello,
e il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno assieme,
e un bambino li condurrà.
7 La vacca pascolerà con l'orsa,
i loro piccoli si sdraieranno assieme,
e il leone mangerà il foraggio come il bue.
8 Il lattante giocherà sul nido della vipera,
e il bambino divezzato stenderà la mano nella buca del serpente.
9 Non si farà né male né danno
su tutto il mio monte santo,
poiché la conoscenza del SIGNORE riempirà la terra,
come le acque coprono il fondo del mare.

), come simbolicamente profetizzato dal profeta Isaia. [open] [close]
Conclusione
Un’opera dedicata alla resurrezione di Luca d’Egidio di Ventura, pittore italiano, considerato tra i maggiori interpreti della pittura rinascimentale
La storia della salvezza adesso ci appare nettamente più chiara, in quanto grazie a don Guido riusciamo a collocare alcuni elementi che fino a non molto tempo fa risultavano incomprensibili e/o difficili da ordinare con quanto conosciamo. Inoltre, appare più chiaro anche perché la Chiesa ha trasmesso alcune verità di fede riguardo le origini e/o la Fine dei Tempi in un dato modo. Un esempio tra tutti è quello del Giudizio Universale: perché è necessario prima il Giudizio e solamente poi la Resurrezione della carne? Se ci pensate bene, la ragione adesso appare ovvia se ci si rende conto della necessità che prima l’umanità scopra la sua natura ferita per colpa dell’ibridazione compiuta da Adamo e solamente poi, in piena consapevolezza, richieda a Dio quello che solo Lui può fare: donarci una natura nuova, libera dalle conseguenze del peccato del primo uomo. 🙂
13 Maggio 2018

About Author

Alessandro Pacifico Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un lungo cammino, che mi ha portato ad amare il Libro della Genesi grazie a don Guido Bortoluzzi, fino all'esperienza del percorso dei 10 Comandamenti di don Fabio Rosini. La fede cristiana è soprattutto un'esperienza di bellezza, ben lontana dall'ideologia e dall'emozionalità di chi la riduce ad un sterile atto di cieca convinzione. La mia passione per la scrittura e la sceneggiatura comincia dall'amore per la narrativa, per il fumetto e tutto ciò che porta alla storia delle storie.


2 COMMENTS ON THIS POST To “Il mistero della caduta e la storia della salvezza… in breve!”

  1. Mi chiedo come gli Angeli decaduti, considerati puri spiriti, si siano potuti unire sessualmente e quindi fisicamente cn le figlie degli uomini. L’unione sessuale è esclusiva tra un uomo ed una donna, strutturalmente composti da anima spirituale e corpo materiale. Riguardo poi che gli angeli possano assumere sembianze umane, corporee è consentito per potere divino, essi possono apparire agli uomini organizzandosi un corpo con quale manifestarsi.
    Dice San Tommaso: “Sebbene l’aria nel suo stato normale di rarefazione non possa avere né figura né colore, tuttavia quando venga condensata può prendere figura e colore, come lo dimostrano le nubi.
    In tal modo gli angeli assumono dei corpi aerei, condensando l’aria, per virtù divina, quanto è necessario alla configurazione del corpo che essi vogliono assumere” (Somma teologica, I, 51, 2, 3).
    “Perciò non è incompatibile con la verità degli angeli santi il fatto che i corpi da essi assunti sembrano uomini viventi, per quanto in realtà non lo siano. I corpi infatti sono assunti dagli angeli all’unico scopo di rappresentare, per mezzo delle proprietà e delle operazioni dell’uomo, le proprietà spirituali degli angeli e le loro spirituali operazioni” (Somma teologica, I, 51, 3, ad 1).

  2. Secondo la Genesi Biblica di don Guido gli Angelo, Elohim e/o Figli di Dio sono purispiriti perché dotati per costituzione dello Spirito di Dio, dunque questo non esclude in loro una natura psicofisica. Genesi 6 allude proprio al fatto che la stirpe di Set, cioè la discendenza pura della prima donna, provocò, in tempi molto successivi, l’ibridazione della specie unendosi alle figlie degli uomini della stirpe di Caino, dando così inizio alla caduta di tutta la stirpe umana. San Tammoso d’Acquino, nella Somma teologica, aveva basato la sua interpretazione partendo da un assioma: gli Angeli non hanno una naturale psicofisica. Ma questo ha alcun riscontro con la Sacra Scrittura e con la Tradizione ebraica. Si tratta solo di una discutibile interpretazzione di Tommasso legata all’angeologia medievale. Il dato certo è che l’umanità ha subito un precosesso d’ibridazione devastante, possibile solo con le dinamiche espostie nel libro di “Genesi Biblica” di don Guido. I Figli di Dio erano un popolo cominciato da Adamo e continuato nella stirpe della Donna – la stipr di Set – che con il passare di milioni di anni ha ceduto il posto ai figli degli uomini, di cui l’uomo odierno è l’ultimo risultato di un lento e costante processo d’ibridazione durato milioni di anni. Le varie razze subumane che si sono alternate nel corso del tempo ne sono una prova ulteriore. Questa è almeno la spiegazione offerta da Genesi Biblica.

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