Una videoconferenza nella sera di Halloween per spiegare Satana nella cultura popolare
Predendo spunto dalla festa di Halloween, Renza Giacobbi e Alessandro Pacifico provano a spiegare la figura di Satana, l’avversario o il nemico, che ricorre nella cultura giudaico-cristiana e popolare, spesso sfruttando l’espediente della celebrazione del genere Horror. Viene così anche compreso un fenomeno che si ripresenta a ridosso di molte festività importanti: la cosiddetta “AntifestaUna festa in che nasce in antitesi ad un'altra festività.
”, oltre che la snaturazione delle stesse fesitività che la precedono. Naturalmente, tutto questo esposto alla luce delle chiavi di lettura offerte dalla Genesi Biblica di don Guido Bortoluzzi.
Ancora oggi, come anche nel passato, i più subdoli e pericolosi per i popolo di Dio sono coloro che si sono arricchiti predando e opprimendo con la violenza gli umili e i giusti. Poi vi sono gli anticristi che sono coloro che cercano di far ripudiare l’anima a coloro che hanno una fede fragile e quindi più facili alle tentazioni. Questi anticristi demoniaci, in genere sono liberi ricercatori, ossessionati per la “ricerca”, al solo scopo di rispecchiarsi nel mondo e trovare riscontri del prorio sè attraverso la cultura dei popoli, ma soprattutto sono estasiati dai miti primordiali e classici. Nei nostri tempi, questa specie “speciale” di esseri umani, sempre alla ricerca di affermazione e di appagare e perpetuare le loro esperienze emozionali sessuali premature, sono molto più avvantaggiati dei loro antenati nel collocarsi nel mondo attuale. La sfrontatezza di questa specie umana e stata possibile, grazie agli scritti dei due loro scrittori filosofi preferiti, Nietzsche e Martin Heidegger , in quanto, leggendo le loro opere riscontrano esoteriche assonanze mentali univoche: sentirsi appartenenti alla specie speciale dei semi dei “noi siamo”, destinati a smantellare l’etica coscienziale e comandare il mondo, illuminandosi d’immenso. Che però, il grande pubblico ingenuo costituito dai veraci figli di Dio, pur leggendo gli scritti degli stessi due filosofi, non nota il vero senso nascosto di tali scritti, o per volere di Dio o forse perché non hanno mai avuto problemi psichitrici.