Nella Pasqua il mistero e soluzione alla caduta dell’uomo?
La Pasqua del Signore è davvero necessaria? Perché Gesù è dovuto morire per noi? Facilmente si risponderebbe così Gesù è morto per salvarci e per darci la vita eterna, ma questa risposta a più, ai non credenti e parte dei credenti inclusi, potrebbe non bastare del tutto. La Pasqua lo dico fin da subito non è necessaria ma determinante, la Pasqua come vedremo è la soluzione al mistero delIl peccato originale favoletta o realtà evidente?

Il peccato originale nella Bibbia e alcune scomode domande su Dio…
Il peccato originale nei primi capitoli dellaGenesi 2:1-25
(Es 20:8-11; Is 58:13-14) Mr 2:27
1 Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro. 2 Il settimo giorno, Dio compì l'opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta. 3 Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso Dio si riposò da tutta l'opera che aveva creata e fatta.
Ge 1:26-28; 1Co 15:45-49
4 Queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati.
Nel giorno che Dio il SIGNORE fece la terra e i cieli, 5 non c'era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna. Nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perché Dio il SIGNORE non aveva fatto piovere sulla terra, e non c'era alcun uomo per coltivare il suolo; 6 ma un vapore saliva dalla terra e bagnava tutta la superficie del suolo.
7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.
Ap 22:1-2; 2:7
8 Dio il SIGNORE piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato. 9 Dio il SIGNORE fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. 10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, e di là si divideva in quattro bracci. 11 Il nome del primo è Pison, ed è quello che circonda tutto il paese di Avila, dove c'è l'oro; 12 e l'oro di quel paese è puro; qui si trovano pure il bdellio e l'ònice. 13 Il nome del secondo fiume è Ghion, ed è quello che circonda tutto il paese di Cus. 14 Il nome del terzo fiume è Chiddechel, ed è quello che scorre a Oriente dell'Assiria. Il quarto fiume è l'Eufrate.
15 Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. 16 Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, 17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».
(1Co 11:7-10; 1Ti 2:11-13)(Ef 5:22-33; Mt 19:3-9)
18 Poi Dio il SIGNORE disse: «Non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui». 19 Dio il SIGNORE, avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli del cielo, li condusse all'uomo per vedere come li avrebbe chiamati, e perché ogni essere vivente portasse il nome che l'uomo gli avrebbe dato. 20 L'uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l'uomo non si trovò un aiuto che fosse adatto a lui. 21 Allora Dio il SIGNORE fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d'essa. 22 Dio il SIGNORE, con la costola che aveva tolta all'uomo, formò una donna e la condusse all'uomo. 23 L'uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall'uomo». 24 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne.
25 L'uomo e sua moglie erano entrambi nudi e non ne avevano vergogna.
Genesi 3:1-24
Il peccato di Adamo e la prima promessa
Mt 4:1-11 (2Co 11:3; 1Ti 2:14) Mt 6:13
1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti. Esso disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?» 2 La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"». 4 Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; 5 ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male».
6 La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.
Gm 1:13-15 (Ro 5:12-21; 8:20-22)
7 Allora si aprirono gli occhi ad entrambi e s'accorsero che erano nudi; unirono delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture. 8 Poi udirono la voce di Dio il SIGNORE, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza di Dio il SIGNORE fra gli alberi del giardino.
9 Dio il SIGNORE chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?» 10 Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto». 11 Dio disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell'albero, che ti avevo comandato di non mangiare?» 12 L'uomo rispose: «La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell'albero, e io ne ho mangiato». 13 Dio il SIGNORE disse alla donna: «Perché hai fatto questo?» La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato».
14 Allora Dio il SIGNORE disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sarai il maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le bestie selvatiche! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. 15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno». 16 Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli; i tuoi desideri si volgeranno verso tuo marito ed egli dominerà su di te». 17 Ad Adamo disse: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall'albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. 18 Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l'erba dei campi; 19 mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai».
20 L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché è stata la madre di tutti i viventi. 21 Dio il SIGNORE fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.
22 Poi Dio il SIGNORE disse: «Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre». 23 Perciò Dio il SIGNORE mandò via l'uomo dal giardino d'Eden, perché lavorasse la terra da cui era stato tratto. 24 Così egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita.
La rivelazione di Dio Padre a don Guido Bortoluzzi cambia tutto…

Chi era il serpente?
Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti». ~ Genesi 2, 16-17[open] [close] Nel cuore di Adamo germogliava pian piano la superbia, un albero a seconda dell’albero da diversi frutti, Adamo aveva capito che Eva era quell’albero. Lui era il frutto di Eva ed Eva era un animale, un animale a cui Dio aveva dato la possibilità di partorire un frutto diverso, lui. [open] [close] Dio nel frattempo istruiva Adamo e lo incoraggiava a prendere ad amare tutto il creato. ~
Genesi 2:19
Dio il SIGNORE, avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli del cielo, li condusse all'uomo per vedere come li avrebbe chiamati, e perché ogni essere vivente portasse il nome che l'uomo gli avrebbe dato.
[…] ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti. ~ Genesi 2, 17Eva divenne quindi la tentazione di Adamo. Ma, lo ricordiamo, si trattava si una creatura sub-umana, cioè di un animale, l’animale che Dio aveva predisposto per essere la creatura che avrebbe partorito la prima coppia di Figli di Dio. Eva probabilmente era l’animale più intelligente prima della nascita del primo figlio di Dio, il più adatto per allevare un bambino.
«Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio» ~ Genesi 3, 1

Il peccato di Caino
Adamo quindi disubbidì e si congiunse con Eva, ma questa volta non nacque un figlio di Dio, fu invece generata una creatura ibrida, una creatura che non era né un ancestre, né un figlio di Dio, cioè nacque Caino, che come sappiamo era incline al maleGenesi 4:3-7
3 Avvenne, dopo qualche tempo, che Caino fece un'offerta di frutti della terra al SIGNORE. 4 Abele offrì anch'egli dei primogeniti del suo gregge e del loro grasso. Il SIGNORE guardò con favore Abele e la sua offerta, 5 ma non guardò con favore Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato, e il suo viso era abbattuto. 6 Il SIGNORE disse a Caino: «Perché sei irritato? e perché hai il volto abbattuto? 7 Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo!»
La stirpe maledetta

Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni». C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi. ~ Genesi 6, 1-4Soffermiamoci ora su qualche frase per rendere meglio l’idea parte: “i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero” [open] [close] L’aggettivo “belle ” può essere tradotto anche come buone, desiderabili adatte quindi allo scopo il quale ora ci è ben noto. [open] [close] Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni». I figli di Dio erano probabilmente immortali, i quali avevano dei doni per noi considerati soprannaturali che vanno oltre la nostra immaginazione, ma ne possiamo dedurre che raggiunta un certa età, ma sopratutto una certa comunione con Dio, ascendevano al cielo diretti verso la patria beata, in modo analogo a quello della Santissima Madre di Dio, di Enoch, Elia o altri personaggi biblici. I figli degli uomini invece non hanno questa capacità e in oltre avevano perso la possibilità di essere con Dio e quindi adatti al regno dei cieli. [open] [close] Quindi la stirpe dei figli degli uomini non avendo le capacità e le grazie necessarie che fine fanno una volta deceduti in questo mondo? [open] [close]
Destinati agli inferi…
Gli inferi presenti nel credo sancito con diversi dogmi sia nel Concilio di Nicea e Costantinopoli hanno più di una corrispondenza con lo Sheol, l’inferno ebraico. Sheol significa il “posto dei morti sottoterra” o “regno dei morti“. “L’inferno” etimologicamente parlando significa la stessa cosa:infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»] ~ dizionario treccaniGli inferi come il termine Sheol indica qualcosa di più ampio, gli inferi sono gli dei o gli uomini che abitano l’oltre tomba è quindi identifica sia un luogo, ma anche il regno di creature sia divine (angeli ribelli) che di uomini un tempo mortali. [open] [close] La natura stessa dei figli degli uomini non è adatta per entrare nel regno dei cieli, perché la stessa natura è incline al male e non possiede la comunione con Dio per elevare l’anima a quel grado di perfezione necessaria ad entrare nell’eterna comunione con Dio Padre. Negli inferi per tanto non sono presenti solo chi è incline al male o propriamente malvagio ma anche tutti quei giusti che non possiedono il battesimo. [open] [close] La Scrittura chiama inferi, Shéol il soggiorno dei morti dove Cristo morto è disceso, perché quelli che vi si trovano sono privati della visione di Dio. Tale infatti è, nell’attesa del Redentore, la sorte di tutti i morti, cattivi o giusti; il che non vuol dire che la loro sorte sia identica, come dimostra Gesù nella parabola del povero Lazzaro accolto nel «seno di Abramo». «Furono appunto le anime di questi giusti in attesa del Cristo a essere liberate da Gesù disceso all’inferno». Gesù non è disceso agli inferi per liberare i dannati né per distruggere l’inferno della dannazione, ma per liberare i giusti che l’avevano preceduto. ~ Catechismo della Chiesa Cattolica [open] [close] Il battesimo imprime all’anima quel carattere immutabile di figli di Dio che fa si che l’anima possa ricevere lo Spirito di Dio ed elevarsi verso il Suo regno. [open] [close] Quindi per certi versi non avere un battesimo significa anche avere una diversa natura, la quale determina cosa puoi o non puoi fare. Ad esempio è come se una vecchia fiat 500 volesse volare come un jet supersonico ma realisticamente non può, il battesimo fa questo ti da la possibilità di trasformare la tua natura in modo tale che quella vecchia fiat 500 diventi realmente un jet che possa finalmente liberarsi in cielo. [open] [close]
La redenzione
Dio essendo un Padre buono sapeva fin da principio che la razza umana generata da Adamo non aveva la possibilità di “vivere” eternamente e che, anzi, molti di loro si sarebbero stati per sempre infelici, perché “morti” spiritualmente a causa della loro natura. Quindi elaborò un piano di salvezza per i figli degli uomini che preannunciò fin da subito e in Genesi stessa possiamo leggere:Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” ~ Genesi 3,15Secondo l’esegesi questo è il primo riferimento messianico, in quanto la donna rappresenta sia la progenitrice dell’umanità ferita e insidiata dal peccato, sia la donna che in riferimento alla Vergine Maria partorirà il Cristo, il quale pur ferito dal serpente lo vincerà. [open] [close] Ma perché mandare suo figlio? Perché è dovuto morire per noi? [open] [close] Adamo aveva la possibilità di creare una discendenza a Dio ma sappiamo che le discendenze furono principalmente due, quella di Set (i figli di Dio) e i figli degli uomini. [open] [close] Ma i figli degli uomini lo abbiamo capito non erano nobilitati nella loro natura e quindi come già detto erano spiritualmente morti, la sovranità sulla stirpe degli uomini era di dominio della “morte”, quindi era necessario che qualcuno superiore a questa legge (Cristo Re)
Ma dove accade questo passaggio?
In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» Mt 3, 13-17 [open] [close] In quel passaggio Dio si rende simile agli uomini e prende su di se il loro destino infelice, infatti Gesù chiama esso stesso figlio dell’uomo, un figlio di Adamo. Cristo è e sarebbe stato e sarà colui che avrebbe preso su di se tutta l’umanità ferita dal peccato originale e che grazie al suo battesimo avrebbe preso possesso e purificato tutta la discendenza di Adamo, non solo, avrebbe attirato su di se il male di ogni tempo. Naturalmente questo processo di resistere alla nostra natura e quindi di purificarsi è sempre in relazione con Dio ed ognuno è libero se aderire o non aderire a questa incredibile possibilità. [open] [close] Interessante ricordare che Gesù è anche il corpo mistico della Chiesa e che quindi ogni nostro corpo è collegato al Santissimo corpo del Cristo difatti noi siamo il suo tempio, ogni qualvolta noi pecchiamo il male non colpisce solamente noi ma Cristo stesso e solo quindi con il sacramento della confessione è possibile ristabilire la grazia del battesimo che senza la quale ci fa ricadere al rango di creature ribelli a Dio e quindi spiritualmente morte e destinate agli inferi. [open] [close]Conclusione

Interessantissimo articolo.
Mi sta bene, e ci può stare tutto tranne in un punto: rifiuto che il serpente sia esso stesso Eva.
Il serpente è Satana, lo afferma chiaramente “Giovanni” vedi Ap 12,9 20,2.
In Gn è evidente come sia lui a stravolgere la verità per “fregare” Eva e quindi poi Adamo;
Gesù in Gv 8,44 dirà di lui che è omicida, perché infatti ha ucciso in noi la vita divina, e padre della menzogna.
Che la causa scatenante del peccato originale sia il Serpente, poi è confermato anche altrove nelle Scritture: Vedi Sap 2,24 e Sap 1,12-13 e anche Eb 2,14
Il Serpente è il frutto di Satana, dunque può anche essere in teso come una manifestazione dell’Avversario. Ma c’è la questione del Mysterium Iniquitatis scritta da Renza Giacobbi. Attendiamo l’uscita della nuova edizione. Nel racconto della “Genesi Biblica” il protagonista è proprio Lucifero.