Concordanze tra la scrittura cinese e la Genesi biblica, III parte
Il peccato originale nei caratteri cinesi
Continua l’elenco di alcuni caratteri nei quali si possono trovare tracce dei racconti della Genesi. Dopo la creazione dell’uomo e della donna, vediamo alcuni caratteri che hanno a che fare con la parola “peccato“, come riferimento al peccato originale.
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Il peccato « fra gli uomini »
Partiamo da un carattere comune, fratello maggiore:
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兄 xiōng
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Esiste un altro carattere per fratello maggiore, ma questo è quello che ci interessa. Questo carattere definisce il fratello maggiore come colui che in famiglia può parlare, infatti lo rappresenta come una bocca sulle gambe. La pronuncia è quella indicata in pinyin. La stessa pronuncia ha un altro carattere (sia nella versione semplificata che in quella tradizionale) proprio perché di chiara derivazione dal primo:
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凶/兇 xiōng
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Che vuol dire questo secondo carattere? Esso significa assassino, o violento, o crudele. Il fatto che la parola assassino derivi da fratello maggiore fa chiaramente pensare a Caino. Non è chiaro il modo in cui, per passare da un significato all’altro, il carattere abbia subito quella trasformazione. L’apertura della bocca/testa potrebbe indicare l’essere andato fuori di sé, ma resta ancora misterioso il segno che è al suo interno. Qualcuno pensa di aver trovato la soluzione ed è abbastanza convincente:
“Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere». Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l’avesse incontrato. Dio mette un segno su Caino affinché chiunque sappia che se ucciderà Caino sarà punito sette volte. ~ Genesi 4, 14-15
In realtà in cinese il segno per sette è il seguente: 七 qi.
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Il peccato di « ibridazione »
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混血 hùnxuè
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Questo carattere vuol dire ibrido ed è formato da hùn 混 che vuol dire miscuglio, mischiare e da xuè che vuol dire sangue, quindi sangue misto. Il carattere per miscuglio, a sua volta, è formato dalle tre gocce a sinistra, cioè acqua, liquido, e dal carattere 昆 kūn che, di nuovo, vuol dire fratello maggiore. Al fratello maggiore si uniscono le tre gocce d’acqua per indicare il miscuglio. Il carattere di fratello maggiore, a sua volta, è composto dal sole in alto e dai due segni 比 bi che indicano la comparazione e anche la competizione. Quindi ibrido in questo carattere cinese viene rappresentato come il sangue misto nel fratello maggiore che è in competizione. Questo può ben attagliarsi a Caino, ma in qualche modo anche al seguente passaggio biblico:
[…] i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni». ~ Genesi 4, 2-3
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Eroi nati dal peccato
Il seguente carattere:
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聖雄/圣雄 shèngxióng
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vuol dire saggio o eroe. Il carattere a sinistra è formato dal segno per orecchio (in alto a sinistra) e dal segno di bocca (in alto a destra) sotto c’è il segno di Wang che vuol dire imperatore, colui che governa i tre elementi dell’esistenza: mare, terra e cielo e che sa ascoltare e parlare. Il carattere a destra è diviso in due parti: la parte di destra indica un uccello a coda corta, 隹 zhui, un essere piccolo, e la parte di sinistra indica una copertura e, sotto la copertura, il segno del segreto, 厶, si. Quindi degli esseri piccoli si sono accoppiati in segreto (con i figli di Dio) e hanno prodottodegli eroi:
C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi. ~ Genesi 6, 4
Il verso successivo dice quale era il significato spirituale di questa ibridazione:
Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. ~ Genesi 6, 5
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Noè e il Diluvio
Anche nella tradizione cinese abbiamo Noè e un’arca per salvarsi da un Diluvio
In che senso?
惡德/恶德 èdé
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Il secondo carattere – dé – indica la virtù: a sinistra c’è il radicale per passo in avanti, 彳chi, ma vi si può vedere un uomo, raddoppiato (doppio segno in alto, quindi una moltitudine di uomini). Lo stesso carattere a destra mostra il segno 十 shi, dieci, perfezione, completezza. Completezza di chi?
Sotto lo shi abbiamo il segno della rete, 网/罒 wǎn, quindi completezza di tutta la rete degli uomini: tutti gli uomini sono completi quando hanno un cuore solo: 一 uno, yi , e 心 xin, cuore。Il carattere che precede quello della virtù, nella forma tradizionale, ci mostra in alto 亞 ya, che vuol dire secondo, o Asia, in questo caso secondo. Cosa è secondo? Il cuore che sta sotto: la doppiezza, un secondo cuore, un cuore nascosto, che sta sotto. La parola èdé, 惡德,infatti, vuol dire malvagità. Allora:
Il Signore disse: «Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo, anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti». ~ Genesi 6, 7
Questo carattere vuol dire diluvio:
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洪 hóng
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A sinistra ci sono le gocce che identificano l’acqua, a destra in alto c’è 共 gòng, che significa tutto, la totalità: il diluvio distruggerà tutto. E tuttavia questo stesso carattere che vuol dire tutto, ha in sé, sotto, il carattere 八 bā che vuol dire otto:
Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore. ~ Genesi 6, 8
Come abbiamo visto nel primo articolo, il carattere 船 chuan, grande barca, identifica la barca, a sinistra e otto bocche da sfamare a destra: Noè, sua moglie, Sem, Cam, Jafet e le loro mogli. Il nome Noè, in Cina è attestato da molto tempo prima dell’arrivo degli occidentali, prima quindi delle
possibili influenze religiose dell’occidente. È formato da due caratteri, uno dei quali, il secondo, può
avere due significati:
諾亞/诺亚 Nuòyà
Il primo carattere, nella sua forma tradizionale, mostra i seguenti elementi: il radicale 讠/訁yán, parola – il radicale 艹 cǎo, erba – il piě, alito vitale, la terra – 一 yī e la bocca 口 kou: la bocca (di Dio) dirà parole per togliere la maledizione originaria del lavoro agricolo e restaurare la vita. Tutti questi elementi hanno un significato, il significato è promessa.
I secondo carattere, 亞 yà, può significare due cose in cinese: secondo/a oppure Asia, in entrambi i casi il nome Nuòyà in cinese è pertinente con il racconto biblico, Noè significa 1. La seconda promessa oppure La promessa dell’Asia. Per quanto riguarda il secondo significato potrebbe essere ricollegato a una leggenda, il racconto della Genesi dice:
Noè visse, dopo il diluvio, trecentocinquanta anni. L’intera vita di Noè fu di novecentocinquanta anni; poi morì. ~ Genesi 9, 28-29
Il racconto parte da qui: la Bibbia ci narra la vita di Noè fino a quando aveva seicento anni, poi dice che ne vive altri trecentocinquanta, ma di questi niente ci dice. Cosa ha fatto?
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Noè andò in Cina?
Secondo la leggenda Noè sarebbe andato nel territorio cinese, da qui la Promessa dell’Asia, e sarebbe addirittura stato all’origine della scrittura cinese, da qui la composizione degli elementi che compongono il suo nome in modo così accurato.
Fine del diluvio: nel cielo appare un segno, come promessa di Dio, questo: 霓 ní, in alto c’è il radicale per pioggia, 雨 yù, e il basso 兒/儿 , ér, figlio/a. Questo carattere però ha anche il significato di ‘parte finale’, la parola intera significa arcobaleno, quindi: la fine della pioggia, del diluvio. Tralasciamo la parte finale della genesi, con la vicenda di Babele, della costruzione della torre e della confusione delle lingue che ci riserviamo di vedere in un altro momento. Descriviamo però un ultimo carattere, particolarmente importante che troviamo molte volte: il carattere per giustizia. Questo carattere è spesso associato con il sacrificio:
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義/义 Yì, giustizia
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il radicale in alto indica un ovino, 羊 yáng, il carattere in basso indica io, 我 wǒ . La parola io però è composta da due radicali uniti insieme: il radicale per mano, 手 shǒu, e il radicale per lancia, spada, 戈 , gē. Infatti la parola io indica che io sono colui che impugna la spada per difendere i propri diritti. In questo caso l’intero carattere per giustizia, indica che la giustizia viene realizzata quando uccido un ovino, un agnello, con la spada, in segno di sacrificio a Dio: la giustizia è intesa come dare a Dio ciò che Gli spetta: il sacrificio,
Claudio
Ho studiato Lingue e Letterature straniere a Pisa. Nel '72 mi sono laureato, sposato, adesso vivo a Prato. Nel corso degli studi universitari sono stato molto coinvolto nei movimenti di sinistra. In questi ambienti tutti parlavano di Marx e criticavano la Bibbia, ma poiché mi sembrava che pochissimi ne sapessero qualcosa ho cominciato a studiare Marx e a leggere la Bibbia. Entrambe le letture sono state due vere avventure. Dopo un tragico evento familiare ho deciso di convertirmi e ho cominciato a frequentare la Chiesa cattolica, cosa alla quale non ero abituato. Per varie ragioni ero incuriosito e affascinato dalla lingua e soprattutto dalla scrittura cinese che cominciai a studiare. In particolare ero affascinato dalla sua antichità e dalla primitività (così mi pareva) della sua scrittura. Incappai negli studi che alcuni gruppi cristiani stavano facendo sulla genesi biblica. La cosa mi affascinò. Cercando altre notizie con la parola "genesi", scoprii la pagina curata da Alex Pac sulla Genesi Biblica. Comprai il volume curato da Renza e un giorno vidi l'annuncio di un convegno a Farra d'Alpago. Decisi di andarci. Fu proprio in quell'occasione che Renza propose di costituire un'associazione alla quale aderii subito con entusiasmo. Oltre a questi due interessi - il politico e il religioso - ho avuto altre passioni nel corso della mia vita: la pittura e la scrittura.
ONE COMMENT ON THIS POST To “Concordanze tra la scrittura cinese e la Genesi biblica, III parte”
In una novella delle MIlle e una Notte, “Parole sulle novantanove teste tagliate, nel corso di una gara ad indovinelli tra una principessa schizzinosa in fatto di mariti ed un giovane in cerca di fortuna, ad un certo punto vengono posti i seguenti due indovinelli:
domanda: Qual è la terra che ha visto il sole una sola volta?
risposta: Il fondo del Mar Rosso mentre passavano i figli di Israele guidati da Mosé!
domanda: Chi ha inventato il gong?
risposta: Noé quando era a bordo dell’Arca!
Mentre per il primo indovinello i riferimenti biblici e coranici ci sono, per il secondo nulla ho travato salvo le interessanti considerazioni del vostro sito. Tuttavia, ai tempi in cui le mille e una notte furono scritti, quali potevano essere le fonti di tale affermazione (peraltro giusta, visto che contribuì a salvare la testa del nostro giovanotto e a farlo diventare principe consorte con tutte le royalties connesse)?
Grazie, vittorio ziliotto email: v.ziliotto@alice.it
In una novella delle MIlle e una Notte, “Parole sulle novantanove teste tagliate, nel corso di una gara ad indovinelli tra una principessa schizzinosa in fatto di mariti ed un giovane in cerca di fortuna, ad un certo punto vengono posti i seguenti due indovinelli:
domanda: Qual è la terra che ha visto il sole una sola volta?
risposta: Il fondo del Mar Rosso mentre passavano i figli di Israele guidati da Mosé!
domanda: Chi ha inventato il gong?
risposta: Noé quando era a bordo dell’Arca!
Mentre per il primo indovinello i riferimenti biblici e coranici ci sono, per il secondo nulla ho travato salvo le interessanti considerazioni del vostro sito. Tuttavia, ai tempi in cui le mille e una notte furono scritti, quali potevano essere le fonti di tale affermazione (peraltro giusta, visto che contribuì a salvare la testa del nostro giovanotto e a farlo diventare principe consorte con tutte le royalties connesse)?
Grazie, vittorio ziliotto email: v.ziliotto@alice.it