La colpevolezza di Adamo…
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La colpevolezza di Adamo…

E l’innocenza della Donna?

La questione del peccato originale resta da sempre uno degli argomenti più dibattuti e spinosi della Dottrina cattolica. Questo è dovuto oltre all’incomprensione del racconto, come già spiegato in “C’era una volta… Adamo?“, anche alle innumerevoli speculazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli. Tutt’ora il principio di causa-effetto e le dinamiche della storia riguardo la colpevolezza dei due primi uomini restano un punto oscuro. Pertanto è stato possibile offrire molte e differenti interpretazioni, non essendo d’accordo, talvolta, nemmeno su chi dei due (l’Uomo e la Donna) sia stato il vero responsabile della
cadutaDel genere umano, cominciata con la trasmissione nella natura dell'uomo delle ferite del peccato originale.
.

Ho ascoltato una bellissima e dotta videoconferenza di un sacerdote (don Piero Ottaviani) sul peccato originale… La Chiesa ha affrontato seriamente il tema del peccato originale con il Concilio di Trento nel 1546 dal quale è scaturito un documento con cinque punti, più un sesto punto di completamento:
Il peccato originale: i sei punti fermi
1) Esiste 2) Tocca tutti gli esseri umani (tranne Maria) 3) Si trasmette per generazione 4) Viene tolto dal Battesimo 5) Di che natura sia è materia dei teologi 6) Non è la concupiscenza (l’attrattiva verso il male appartiene anche ai giusti) [Bisogna precisare che la concupiscenza è la conseguenza del peccato di Adamo e non il peccato originale in sé – NdR.]


Il dilemma del peccato originale

Il sacerdote inizia a spiegare il primo punto… che cosa è il peccato originale e considera che la Chiesa prende l’idea del peccato originale da Paolo di Tarso che in
Romani 5: 12

Romani 5:12

Il peccato e la grazia
1Co 15:21-22, 45-49, 56-57; Ro 6:23
Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato...

dice che a causa del peccato di un solo uomo la morte è entrata nel mondo e ha raggiunto tutti gli uomini. Il peccato è trasgressione volontaria della legge e san Paolo sostiene che anche se il peccato non può essere imputato quando manca la legge, tutti gli uomini sono peccatori dello stesso peccato di Adamo…
Don Piero Ottaviani: “[…] il testo lettera ai romani capitolo 5 versetto 12 di san Paolo ha fatto scrivere fiumi di inchiostro… testi così difficili per fortuna in san Paolo ce ne sono pochi; questo è uno dei testi tremendi… quando studiavo all’Ecole Biblique di Gerusalemme sono andato in biblioteca a cercare i testi di commento di questo brano di san Paolo… sono veramente di una quantità immensa tale da scoraggiare, tantissimi hanno scritto a commento di questo testo; è facile capire che quando ci sono molti commenti è perché il testo non è perfettamente chiaroSe hanno sentito il bisogno di scrivere, scrivere e scrivere ancora, vuol dire che nessuno ha risolto adeguatamente il problema. E allora non pretenderemo certo di risolverlo noi… San Paolo dice che il peccato è la trasgressione della legge, quale legge? quella di Mosè…. Ma la legge non c’era ancora.. quindi come si può essere trasgressori di una legge che non c’è ancora? La trasgressione inoltre per essere considerata peccato deve essere volontaria.”
San Paolo afferma che dentro di lui c’è una continua lotta tra il desiderio di fare il bene e poi, per debolezza, il cadere continuamente nel fare il male come se nell’uomo esistessero due forze in conflitto tra di loro: una legge dello spirito che sa cosa è il bene e vuole farlo e una legge della carne che trascina alla soddisfazione della sensualità. Vedere il bene e seguire il male…

Da che deriva questa lotta interiore? Molti teologi ne hanno discusso e discutono ancora… Alcuni hanno concluso che ciò che si legge in Genesi
è un racconto simbolico e non storicoIn aperto contrasto con la “Pontificia Commissione Biblica sul carattere storico dei primi tre capitoli della Genesi”.
… e poi c’è da considerare il discorso più complesso della cosiddetta “
evoluzioneCome sinonimo di trasformazione biologica delle specie, Neodarwinismo o Evoluzionismo Biologico.
” per cui qualche teologo teorizzò che gli uomini possono essere derivati non da un’unica coppia (monogenesi) ma da più coppie vissute contemporaneamente (poligenesi)… quindi com’è possibile che il peccato originale commesso da una coppia si sia riversato anche su tutte le altre coppie?

Dall’incomprensione all’eresia…

Nel 1500 Martin Lutero parla delle nefaste conseguenze del peccato originale e sostiene che l’uomo dopo il peccato originale di Adamo è intrinsecamente guasto e corrotto, tutte le sue capacità e facoltà sono corrotte e incapaci di fare il bene. L’uomo non è più libero ed è dominato da Satana.

Il Concilio di Trento dice, al contrario di Lutero, che l’uomo non è intrinsecamente corrotto, ha una natura più debole. Il peccato originale ha fatto perdere la figliolanza con Dio, figliolanza che però è recuperabile con il Battesimo. Il Peccato originale ha fatto perdere all’uomo in modo irrecuperabile i doni preternaturali tra i quali la scienza infusa e l’esenzione dalla concupiscenza, dalla bramosia, dall’avidità. È rimasto nell’uomo il libero arbitrio ma indebolito nella lotta contro le tentazioni. Ma in che è consistito il peccato originale il Concilio di Trento non si è pronunciato e da allora i teologi si sono sbizzarriti nel formulare ipotesi.

La tentazione

Gianfranco Ravasi ad esempio in un suo articolo del 10 marzo 2011 intitolato “Diventare come Dio” spiega:
Gianfranco Ravasi: “L’uomo e la donna sono là, con la loro libertà, sotto l’ombra di quell’albero e compiono una scelta drammatica. Sollecitati dal serpente, emblema del tentatore che scuote la nostra libertà, essi strappano il frutto, ossia – fuor di metafora – vogliono decidere in proprio quale sia il bene o il male, rifiutando di riceverli come codificati da Dio. Si comprende, allora, il significato profondo dell’invito del tentatore: “Si apriranno i vostri occhi e diventerete come Dio, conoscitori del bene e del male.” (Gen 3, 5)… strappare quel frutto vuol dire diventare arbitri («conoscitori ») del bene e del male, artefici autonomi della morale, creatori di ciò che è giusto e di ciò che è perverso a proprio piacimento. È appunto «diventare come Dio». È, questa, la radice delpeccato originale”, anzi, è l’essenza ultima di ogni peccato. È un po’ quello che i Greci definivano come hybris, ossia la sfida che il ribelle lancia contro la divinità. Con questa scelta si giunge non nel cielo sognato da Adamo ed Eva e fatto balenare loro dal serpente come la grande illusione; si precipita, invece, nel cuore della tenebra, nell’abisso del peccato e della colpa. Detto in altri termini, l’anima oscura del peccato è la superbia, non per nulla considerata come il primo dei vizi capitali: è la folle aspirazione a sostituirsi a Dio definendo autonomamente il bene e il male …”


Ma il colpevole… chi è?!

Entrambi hanno commesso la medesima colpa? Chi è stato il più colpevole dei due? Chi ha davvero dato inizio alla caduta dell’umanità? E se Adamo non avesse peccato la donna che ruolo avrebbe avuto? Da sempre si è ritenuta la donna maggiormente colpevole per aver indotto Adamo a cedere. Tertulliano (155-245 ) fu uno dei peggiori accusatori della donna. Ecco una delle sue affermazioni più forti:
Tertulliano: “Ogni donna dovrebbe camminare come Eva nel lutto e nella penitenza, di modo che con la veste della penitenza essa possa espiare pienamente ciò che deriva da Eva, – l’ignominia, io dico, del primo peccato, e l’odio (affisso in lei come la causa) dell’umana perdizione.

“Nel dolore e nella inquietudine partorirai, donna; verso tuo marito sarà il tuo desiderio, ed egli sarà il tuo padrone .” Non sai che anche tu sei Eva? La condanna di Dio verso il tuo sesso permane ancora oggi; la tua colpa rimane ancora .” Tu sei la porta del Demonio! Tu hai mangiato dell’albero proibito! Tu per prima hai disobbedito alla legge divina! Tu hai convinto Adamo, che il Demonio non era coraggioso abbastanza per attaccarlo! Tu hai distrutto l’immagine di Dio, l’uomo! A causa di ciò che hai fatto, il Figlio di Dio è dovuto morire !”


San Paolo in
Romani 5: 12-19

Romani 5:12-19

Il peccato e la grazia
1Co 15:21-22, 45-49, 56-57; Ro 6:23
12 Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... 13 Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge. 14 Eppure la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire. 15 Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la trasgressione di uno solo molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti. 16 Riguardo al dono non avviene quello che è avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato; perché dopo una sola trasgressione il giudizio è diventato condanna, mentre il dono diventa giustificazione dopo molte trasgressioni. 17 Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. 18 Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini. 19 Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti.

ripete per ben sette volteper colpa di uno solo”… un uomo… mai attribuisce la colpa alla donna neanche in correità. Del resto anche il
CCCIl Catechismo della Chiesa cattolica.
ribadisce che solo il capostipite, Adamo, poteva provocare la caduta. Che stranezza. 😕

Beh, a chiarimento di questo fatto, per grazia divina, mi è stato dato di conoscere la rivelazione che Dio ha dato a don Guido Bortoluzzi. Tutti i miei dubbi e le tante domande che mi sono posta fin da bambina hanno trovato risposta leggendo il libro redatto dai suoi appunti.

Ora so che il peccato originale è stata una trasgressione volontaria di Adamo all’unica legge che Dio aveva dato alle sue creature create con i due sessi maschio e femmina: “crescete e moltiplicatevi OGNUNO SECONDO LA VOSTRA SPECIE”. A don Guido è stato fatto vedere che Adamo commise per arroganza e superbia la trasgressione di ibridazione con un
animale ancestrale femminaLa Lilith del Talmud, quella che oggi noi chiamiamo Eva, confondendola con la prima donna.
, l’unico che era con lui “interfertile”. La donna che gli era stata destinata da Dio per moglie era, all’epoca del fatto, una bambinetta di pochi anni. Quindi completamente innocente. Conseguenza del congiungimento tra Adamo e l’animale ancestre fu la nascita di un ibrido: Caino. Il Card. Ravasi nel suo articolo “Diventare come Dio” cita il vocabolo greco antico Hybris che significa sfida a Dio ed è una parola dalla quale derivano i nostri vocaboliibrido, ibridazione”… quindi noi esseri umani siamo i discendenti del frutto di un’ibridazione. Noi “figli degli uomini” non potevamo più essere chiamati “figli di Dio“ non essendo sue creature e siamo diventati figli adottivi di Dio, riconquistando la figliolanza, grazie al sacrificio di Gesù che ci ha riscattati? Sì! 😀

Conclusione

La storia d’amore tra il dio Eros e la fanciulla umana Psiche è un’immagine che si adatta perfettamente anche al passo di Genesi 6, 1-4, quando gli Angeli o i Figli di Dio presero per mogli le figlie degli uomini
Quindi se la parola hybris = sfida a Dio è greca, gli antichi greci sapevano che l’uomo era un ibrido nato dalla sfida di Adamo a Dio? Nella mitologia Greca si narra che gli dèi (i Figli di Dio?) erano asserragliati su un alto monte da cui discendevano ogni tanto per rapire e fecondare le donne “figlie dell’uomo”? Troviamo la stessa storia in alcune leggende ebraiche. Forse di queste unioni parla la Genesi?
Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: “Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni“. C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi. ~ Genesi 6,1-4.
L’episodio evoca il ricordo di una «razza insolente di superuomini» (Bibbia di Gerusalemme), che richiamano antiche mitologie di giganti (o titani), come un esempio della crescente perversità della specie umana. Il testo inoltre ricorda che anche il secondo “peccato originale”, quello di Genesi 6, 1-4, fu opera dei Figli di Dio di sesso maschile. La donna, anche in questo episodio biblico, risulta innocente o un’involontaria “tentatrice”. La rivelazione data a don Guido in fasi successive chiarisce davvero tutti i lati oscuri e fin’ora incomprensibili della Genesi.
Approfondimenti e fonti
Genesi Biblica” “Genesi: la donna è innocente” di Lorenzo Ventrudo
17 Maggio 2021

About Author

Loretta Pasquini Sono una cristiana con la passione per i libri: saggi, biografie, autobiografie ma soprattutto per il lato misterioso magico affascinante e artistico della vita. Mi piacciono i detti, i proverbi le massime e gli aforismi.... specie quelli di Gesù... Se cito autori e libri non è per fare sfoggio culturale, ma per dare merito a chi li ha scritti e per invogliare tanti alla lettura.


2 COMMENTS ON THIS POST To “La colpevolezza di Adamo…”

  1. Bisogna precisa che la Donna è innocente perché “tentò” involontariamente Adamo. Ossia Adamo vedendo la bambina nata dalla stessa creatura animale che lo portò in grembo credette di poter generare altri Figli di Dio da solo, senza la collaborazione di Dio Padre. La Donna, una volta cresciuta, comprese il peccato del suo sposo, ma lo perdonò, generando con lui Abele e Seth.

  2. Però la Sacra Bibbia dice che, dopo il peccato originale, la donna che Dio aveva dato per compagna all’uomo, traendola dalla costola dell’uomo, partorì Caino, dicendo: “Ho avuto un uomo dal Signore”. Successivamente partorì Abele e, dopo la morte di Abele per mano di Caino, partorì Set. La Sacra Bibbia, quindi, non dice che Caino sia nato dall’unione tra Adamo e una femmina subumana (quindi animale), ma dichiara che Caino è il primogenito della prima coppia umana. Questo, che ho appena citato, è un problema da chiarire, se si vuole prendere in considerazione la rivelazione ricevuta da Don Guido Bortoluzzi.

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