Dalla fede assiomatica alla fede consapevole
Magistero, Apologetica

Dalla fede assiomatica alla fede consapevole

La comprensione della Storia della Salvezza

Grazie a don Guido e al primo serio approfondimento dello studio delle origini umane (la protologia) che stiamo effettuando in queste pagine e in altri gruppi e associazioni con l’aiuto della professoressa
Renza GiacobbiLa figlia spirituale di don Guido, che ha reso possibile la pubblicazione di 'Genesi Biblica' e di tutto il materiale legato a questa rivelazione.
, finalmente possiamo raggiungere un livello di comprensione della Storia della Salvezza come mai è stato possibile in precedenza. In questo articolo spiegheremo in modo chiaro, ma non troppo complesso, cosa realmente comporta accettare la rivelazione che Dio ha donato a don Guido Bortoluzzi e le sue implicazioni sia scientifiche che teologiche se applicate alla vita del cristiano.

Inizio, sviluppo e risoluzione

La Compagnia dell’Anello” e tutta la trilogia dell’Anello sono un classico “viaggio dell’eroe”, dove ogni tappa narrativa viene rigorosamente rispettata come spiegato nel testo di Christopher Vogler: “Il viaggio dell’eroe”
Come tutte le storie, la Storia della Salvezza non esula dalle regole narrative che costituiscono un racconto ben scritto e paradigmatico. Semplificando molto, ogni storia topica si può dividere in tre fasi od atti: inizio, sviluppo e risoluzione. Osservare il racconto in questo modo è la vera teologia narrativa, ben diversa da coloro che invece riducono tale termine nel trarre da frammenti della Bibbia insegnamenti pedagogici utili per il presente in modo ben poco
eziologicoLo studio del perché dei fenomeni.
. Infatti tale termine – la teologia narrativa – è usato nell’ambito della teologia, dove, non me ne vogliate, non ci sono competenze legate alla struttura e all’analisi di un racconto in modo più concreto e professionale nell’ambito della pura narrativa. In altre parole, i teologi e spesso anche i filosofi non sono degli artigiani di storie. Cioè, non sono dei narratori: sceneggiatori, registi e/o romanzieri. Oltre a ciò, ogni racconto ha una sua “pedagogia”, perché veicola sempre un messaggio.

L’incidente scatenante

In principio…
Adamo nell’età adolescente, realizzato da Debora Pacifico
Ossia, tanto tempo fatutto andava bene o avrebbe potuto andare bene, ma qualcosa andò terribilmente storto. « Cosa andò storto? » Il cristiano si trova di fronte un racconto, quello della
Genesi mosaicaDefinita così perché scritta da Mosè come sostenuto dalla Pontificia Commissione Biblica riguardo l’Autenticità Mosaica del Pentateuco e dalla Tradizione ebraica.
, che fa parte della Rivelazione, cioè della Sacra Scrittura, ma che, per diverse ragioni che in questo articolo non approfondiremo, si rivela ermetico e di difficile comprensione. Ovvero, una storia incomprensibile senza precise chiavi di letture e, oltretutto, con differenti livelli di lettura. Uno tra questi, a dispetto dei cattolici più vicini a una visione di tipo “
modernistaAdeguare la fede cristiana con il pensiero odierno, anche a discapito delle Verità di fede
” o teo-evoluzionista, che nega il valore autentico dei primi capitoli della Genesi, è quello storico. La Chiesa stessa, come spiegato nella Pontificia Commissione Biblica sul carattere storico dei primi tre capitoli della Genesi, insieme al
Magistero straordinarioMagistero di valore dogmatico.
che sancisce il valore di veridicità dei primi nove capitoli della racconto mosaico, attribuisce alla Genesi un valore storico. Dunque, fatti concreti e assolutamente reali! Da qui ne derivano molti dogmi, come il monogenismo, la creazione dal nulla (dell’universo e della prima coppia umana), la perfezione del genere umano nei primi esseri umani, la donna generata/tratta dal primo uomo, il peccato che solo
AdamoIl capostipite
poteva commettere, provocando una caduta in tutta la sua stirpe, la necessità di una Redenzione possibile solo per mezzo del “sì” di Maria Santissima e dell’Incarnazione di Gesù Cristo, la Salvezza (dall’inferno), fino alla Giudizio universale e alla conseguente Resurrezione della carne.

Tutto questo apparato dogmatico, che in altri termini rappresenta delle tappe narrative fondamentali per la coerenza del racconto della Storia della Salvezza, sono le dirette conseguenze della Dottrina del peccato originale. Il peccato originale non è altro che l’incidente scatenante del racconto che darà origine al resto della storia. In realtà nella Storia della Salvezza la caduta è più progressiva… perché dobbiamo tenere conto anche di una “caduta angelica”, ma per quanto il mondo fosse già macchiato dall’istinto di prevaricazione su cui si basa l’ecosistema terrestre, come spiegato in “L’origine del male precede il peccato originale?“, senza il peccato di Adamo non ci sarebbe stato bisogno del Sacrificio di Cristo.

Lo sviluppo: Il Messia e la nascita della Chiesa

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi… ~ Giovanni 1, 14
Scoprire in cosa consiste l’incidente scatenate, come spiegato in “Genesi Biblica: Nuova luce sull’origine dell’uomo e sul peccato originale“, ci libera da una visione assiomatica o dogmatica (è così perché è così) e ci permette di entrare nella Storia della Salvezza in modo più consapevole. Dopo l’inevitabile e tragica scomparsa dei
Figli di DioLa stirpe santa di Set o 'figlioli di Dio' come li definiva san Giovanni Bosco.
dalla terra, a partire dal cosiddetto “mondo post-diluviano” comincia un’attesa messianica e un progressivo recupero dell’umanità, dove Dio operò diverse
nascite prodigioseMelchisedec, Isacco, Giuseppe, Samuele, Sansone, Giovanni Battista, ecc...
nel popolo ebraico finalizzate non soltanto alla venuta di Cristo, ma al recupero stesso del popolo eletto e del genere umano. La Provvidenza non aiutò solo il popolo ebraico, ma ogni popolazione naturalmente più idonea a una realtà spirituale e meno compromessa dal peccato originale, fino al momento più propizio per la diffusione del Cristianesimo: l’Impero Romano nel periodo della sua massima espansione.

Questo sviluppo del racconto ci conduce alla storia narrata dai vangeli, dove assistiamo per mezzo della nascita, passione, morte e resurrezione di Gesù alla fondazione della Chiesa: la comunità cristiana. Quest’ultima conduce l’umanità verso il cosiddetto “climax“: la parte del racconto che precede la risoluzione della storia, dove già è possibile intravedere la parte conclusiva della narrazione.

Risoluzione: I Sacramenti

La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei Figli di Dio. ~ Romani 8, 19
Ciò che davvero contraddistingue la Chiesa cattolica e ortodossa dalle altre confessioni cristiane è l’Eucaristia e la teologia della transustanziazione. Senza tale Sacramento non sarà possibile la Resurrezione della carne
Il fine della Chiesa cattolica è senz’altro quello di evangelizzare (
Mc 16: 15

Marco 16:15

La missione affidata ai discepoli
=(Mt 28:16-20; Lu 24:46-49, 50-53; At 1:1-12) Gv 21:1-24; 1Co 15:6-7
E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura.

), ma sopratutto di trasformare l’umanità in Figli di Dio per mezzo dei Sacramenti, di cui il più importante è l’Eucaristia: il pane di vita a cui allude Gesù. Essendo l’umanità orfana, perché soltanto
figlia di AdamoFigli dell'Uomo o figli degli uomini, alludendo anche a Genesi 6.
e non di Dio, e parzialmente ferita nella sua carne e nel suo sangue, ossia nel suo patrimonio genetico, che la rende incapace di accogliere in sé lo Spirito di Dio per colpa della cosiddetta “
concupiscenzaLe tare ereditarie del peccato originale e le conseguenti debelozze psicofische.
” a partire dal concepimento, come del resto spiegato anche nel
CCCCatechismo della Chiesa cattolica
, Cristo istituisce il Battesimo – l’adozione a figli di Dio – e ci dona se stesso: la Sua Carne e il Suo Sangue nell’Eucaristia. E per accostarsi a quest’ultima istituisce anche il Sacramento della Riconciliazione, dove la prima a guarire è l’anima. Non a caso, alcuni definiscono la Confessione anche come il Sacramento della Guarigione dell’anima. I peccati, infatti, sono azioni che feriscono la nostra anima e limitano la nostra relazione con Dio. Pertanto non ci si confessa per placare l’ira divina, ma perché il perdono di Dio opera in noi una guarigione interiore, che risulta più efficace con l’accrescimento della comprensione – il cosiddetto “senso del peccato” – di ciò che non è compatibile con l’Amore di Dio.

Lo stesso vale per gli altri Sacramenti, come quello del Matrimonio che ripara al peccato di Adamo che ha distrutto la naturale vocazione dell’uomo alla sponsalità e alla fedeltà, come ho avuto modo di spiegare altrove, e della
ConfermazioneLa Cresima.
dove il cristiano adulto accoglie in sé lo Spirito Santo in piena consapevolezza. Il Sacramento dell’Ordine garantisce che vi siano persone scelte da Cristo stesso per amministrare i Sacramenti in Suo nome.

Al riguardo si può notare come i grandi santi della Chiesa cattolica fossero particolarmente assidui nel ricorrere ai Sacramenti. Faccio due esempi, uno è san Pio da Pieltrelcina per i religiosi e i presbieteri, un altro è per i laici, J.R.R. Tolkien che verrà presto beatificato. Entrambi, diversamente da come ritiene la maggior parte delle persone, non si confessavano e comunicavano tutti i giorni per un eccesso di zelo o per “compulsività”, ma perché avevano ben compreso il valore di tali sacramenti.
Tolkien: “Al di là di questa […] vita oscura […], io ti propongo l’unica grande cosa da amare sulla terra: il Santissimo Sacramento. […] Qui tu troverai avventura, gloria, onore, fedeltà e la vera strada per tutto il tuo amore su questa terra, e più di questo: la morte. Per il divino paradosso che solo il presagio della morte, che fa terminare la vita e pretende da tutti la resa, può conservare e donare realtà ed eterna durata alle relazioni su questa terra che tu cerchi (amore, fedeltà, gioia), e che ogni uomo nel suo cuore desidera.”
Bisogna anche sottolineare come Tolkien, in altri suoi scritti, sostenne come fosse maggiore l’efficacia dell’Eucaristia se presa con sempre più assiduità. Lo scrittore de “Il Signore degli Anelli” aveva senz’altro capito quanto tale sacramento avesse un potere di vera guarigione nella natura umana ferita dalle conseguenze del peccato di Adamo.

Conclusione: l’Apocalisse

Ecco, io faccio nuove tutte le cose. ~ Apocalisse 21, 5
Dal punto di vista etimologico, l’Apocalisse equivale a togliere il velo su ciò che ancora non è chiaro della Rivelazione. Possiamo asserire senza alcun dubbio che con la Rivelazione che Dio ha donato a don Guido, che sappiamo in qualche modo unita al mistero dei segreti dell’apparizione di Fatima, siamo entrati nel periodo detto della “Fine dei Tempi“, non intesa come fine del mondo ma inizio di un Nuovo Mondo: una trasformazione dell’umanità e di tutto il creato.

Il Giudizio universale, in quest’ottica, è la comprensione della Verità tutta intera che porterà non solo alla valorizzazione dei Sacramenti, necessari per la nostra Resurrezione come Figli di Dio, ma a fare un vero atto di riparazione rispetto al peccato di Adamo: consacrare ogni nascita a Dio Padre per permettere allo Spirito Santo di operare una guarigione già a partire dal concepimento dei nostri figli. Così si invertirà il processo di caduta dell’umanità e si attuerà la Resurrezione della carne, quella nell’
immanenteSulla terra.
, essendo irrilevante nell’eternità, dove l’attimo presente da noi percepito non ha alcun valore, in quanto il tempo non è lineare come erroneamente credevano i Padri della Chiesa. Ecco perché Mosè ed Elia apparvero già trasfigurati sul monte Tabor (
Mc 9: 2-8

Marco 9:2-8

La trasfigurazione
=(Mt 17:1-13; Lu 9:28-36) 2P 1:16-18
2 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte. E fu trasfigurato in loro presenza; 3 le sue vesti divennero sfolgoranti, candidissime, di un tal candore che nessun lavandaio sulla terra può dare. 4 E apparve loro Elia con Mosè, i quali stavano conversando con Gesù. 5 Pietro, rivoltosi a Gesù, disse: «Rabbì, è bello stare qua; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». 6 Infatti non sapeva che cosa dire, perché erano stati presi da spavento. 7 Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo». 8 E a un tratto, guardatisi attorno, non videro più nessuno con loro, se non Gesù solo.

) prima che Gesù scendesse negli inferi e nel seno di Abramo. Da questo episodio si comprende la ragione per cui nella Dottrina cattolica il Giudizio (la comprensione del bene e del male, la divisione delle pecore dai capri) deve precedere la Resurrezione della carne. È necessario che l’umanità sia consapevole della propria condizione per permettere a Dio di operare in tutti noi, in quanto il Padre rispetta la libertà delle sue creature e interverrà solo quando saremo noi a chiedere la nostra guarigione, consapevoli di ciò che ha deturpato la nostra natura che avrebbe dovuto essere quella dei Figli di Dio. 🙂
4 Ottobre 2018

About Author

Alessandro Pacifico Affascinato dalle storie di Arda, ho cercato di capire perché Tolkien sostenesse che a essere immaginario è solo il tempo in cui sono ambientati i suoi racconti. Ho così iniziato un lungo cammino, che mi ha portato ad amare il Libro della Genesi grazie a don Guido Bortoluzzi, fino all'esperienza del percorso dei 10 Comandamenti di don Fabio Rosini. La fede cristiana è soprattutto un'esperienza di bellezza, ben lontana dall'ideologia e dall'emozionalità di chi la riduce ad un sterile atto di cieca convinzione. La mia passione per la scrittura e la sceneggiatura comincia dall'amore per la narrativa, per il fumetto e tutto ciò che porta alla storia delle storie.


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